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[...] Giunto a Zagabria, telefonai a Bertok il quale mi disse che stava andando al circolo (un bel salone al primo piano di Ilica, il “passeggio” di Zagabria) e, una volta incontratici e sbrigati i convenevoli di prammatica, Bertok mi fulminò con una notizia: “Sai che a Vinkovci c’è Fischer?”. Barcollai e, ripresomi, implorai Bertok di farmi avere un incontro con il fenomeno americano.

Quando scoprii l’esistenza del Gambetto di Belgrado, fu come un colpo di fulmine: me ne innamorai perdutamente (se mi perdonate l’ottocentesca espressione). Affascinato dalle numerose possibilità tattiche che esso offriva, tentai di adottarlo in qualche occasione ma senza essere assecondato dall’avversario fino a quando...

Alle sei di sera del 19 gennaio 1931 Samuel Beattie, capitano del Liverpool Central Chess Club, entrò nei locali del bar, il City Café, situato nel seminterrato che ospitava il Circolo al numero 24 di North John Street...

1 commenti:

Pedone Avvelenato ha detto...

Ho segnalato alla redazione di Soloscacchi alcuni suoi articoli per la scrittura dei quali sembra che lei abbia attinto a piene mani, spesso plagiando di sana pianta, i lavori di un certo Edward Winter, illustre storico degli scacchi, che lei dimostra di ben conoscere.
Gl articoli in questione sono quello su David Andrew Mitchell, e quello sugli Ipermoderni.
Ovviamente suppongo che lei o la redazione di Soloscacchi non abbia chiesto il permesso a Winter di pubblicare, sia pure in maniera parziale e rimaneggiandoli in maniera maldestra, i suoi articoli, che come ben saprà sono coperti da copyright.
Pertanto mi sono peritato di informare lo stesso Edward Winter di quanto sopra, ritenendolo un atto doveroso.

Cordiali saluti

Pedone Avvelenato

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