12 dicembre 2010

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63 - David Janowsky

L'American Chess Bulletin del mese di Febbraio 1927 pubblicava il necrologio di David Markelowicz Janowsky, dichiarando che, nei primi anni del secolo era stato "the strongest player in the world". Di lui Capablanca scrisse, nel suo My Chess Career, che era stato "uno dei giocatori più temuti". Interessante anche il giudizio che di Janowsky dette Ossip Bernstein parecchi anni dopo: "Janowsky non era uno scienziato o un teorico degli scacchi. Egli sapeva cosa fare sulla scacchiera, ma non sapeva o non poteva spiegare perchè ciò dovesse essere fatto. Aveva soltanto due regole: attaccare sempre e mantenere sempre la coppia degli Alfieri (...) La sua maggior forza era la sua straordinaria intuizione, che gli dettava l'esatta comprensione di cosa fare e come farlo".
Di tutte le sue partite ufficiali circa il 20 % risultarono patte: "Attendere non è nel mio temperamento" dichiarò, e, a parte Tarrasch, fu l'unico giocatore ad aver battuto i primi quattro campioni del mondo, Steinitz, Lasker, Capablanca ed Alekhine, con una dozzina di vittorie contro costoro.
Ecco una sua partita, giocata il 13 giugno 1904 a bordo del transatlantico Pretoria.
Le note sono dello stesso Janowsky.
Marco - Janowsky (6° del match): 1. e4 e5 2. f4 Ac5 3. Df3 (un'innovazione che merita attenzione) Cc6 4. c3 d6 5. Ac4 Cf6 (5. ... Ae6 era migliore) 6. d3 00 (prematura, vista la facilità con la quale il Bianco prepara un attacco sul lato di Re. Anche qui 6. ... Ae6 sarebbe stata nettamente migliore) 7. f5 (limitando l'Alfiere avversario e minacciando g4 seguita da h4) d5 8. Ab3! (8. A:d5 C:d5 9. e:d5 Ce7 10. g4 D:d5 ecc. e 8. e:d5 e4 9. d:e4 Ce5 10. De2 C:c4 11. D:c4 C:e4 sarebbero svantaggiose per il Bianco) d:e4 9. d:e4 Dd6 10. Ag5 (con 10. g4 avrebbe messo l'avversario in una posizione molto difficile) h6 11. A:f6 (la risposta a 11. Ah4 sarebbe stata 11. ... Td8) D:f6 12. Cd2 Td8 (prendendo possesso della colonna aperta e considerando la possibilità di essere in grado, più avanti se necessario, di fuggire col Re via f8 ed e7) 13. 000 a5 (per impostare un contrattacco e scacciare l'Alfiere dalla fastidiosissima diagonale) 14. h4 (in posizioni di questo tipo c'è poco tempo per difendersi e la vittoria va a chi attacca più velocemente) a4 15. Ac2 b5 16. Ce2 b4 17. g4 b:c3 (troppo presto. 17. ... Aa6 minacciando 18. ... A:e2 seguita da 19. ... b:c3 sarebbe stata molto più forte) 18. C:c3 (forzata. Se 18. b:c3 allora 18. ... Aa3+ ecc.) Cd4 19. Dg2 a3 20. g5 (20. b3 sarebbe stata molto più solida) a:b2+ 21. Rb1 Dc6 22. g:h6 (non c'è tempo per 22. f6 a causa di 22. ... Ab4) D:h6 23. Cb3 Aa3 24. Cb5 (mossa allettante, le cui conseguenze tuttavia non sono state sufficientemente esaminate dal Bianco) C:b5 (l'attacco che si ottiene compensa ampiamente la qualità) 25. T:d8+ Rh7 26. Td3 (se 26. Dg3 allora 26. ... Tb8 minacciando matto in poche mosse con 27. ... Dc1+. Dopo 27. T8d1 il Nero cince con 27. ... Dc6) Tb8 27. Dg5 (il Nero minacciava 27. ... Dc1+ 28. T:c1 b:c1=D+ 29. C:c1 Cc3+ e matto alla seguente) Aa6 28. Cd2 Ac5 29. Thh3 Cd4 30. Tb3 (dopo 30. Tdg3 Ab4 31. Cb3 C:c2 32. R:c2 c5 la perdita di un pezzo è inevitabile) C:b3 31. A:b3 f6 32. D:h6+ (32. Dg2 Ab4 ecc.) R:h6 33. R:b2 (ora il materiale è pari, ma il Nero ha Pedoni migliori, la coppia degli Alfieri e una posizione migliore) Td8 (decisiva) 34. Rc2 (34. Cf3 Rh5 oppure 34. Cc4 Td4) Ab4 35. Cb1 Ab7 , il Bianco abbandona (i Pedoni e , f ed h sono indifendibili).

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