28 dicembre 2008

54 - Nuove carminazioni

54 - Nuove carminazioni


E' necessario, per comprendere il contenuto di questo post, tornare al post n° 1, da me pubblicato nel 2006, e sapere che l'amico Piero Balletti, scacchista di vaglia e dallo spirito arguto, mi ha recentemente informato (fonte: Zingarelli) sul significato del termine "carminazione", che nel linguaggio volgare risulta essere "scorreggia".

La mail ricevuta da Piero mi spinge a sgomberare il campo, innanzitutto, da un equivoco che potrebbe ingenerare confusione: il peto "vestito", caratterizzato oltre che dal fenomeno auditivo ed olfattivo, anche dall'emissione di materiale, NON APPARTIENE al campo della petologia. Come già comunicato a Piero, la maggiore autorità in questo campo è il professor Solidom Petang dell'università di Giakarta, il quale, paragonando l'effetto sonoro della "vestita" ad un "balbettìo di papera", la escludeva categoricamente dalla gamma di peti presa in considerazione dal petologo degno di questo nome.
L'illustre studioso formulò anche quello che oggi è conosciuto come il "teorema di Petang", che recita: "L'effetto olfattivo del peto è inversamente proporzionale all'effetto auditivo del peto medesimo", e non v'è chi non veda la fondatezza di tale asserzione. Fa eccezione la cosiddetta "basso tuba", che ancora oggi sfugge ad ogni tentativo di classificazione (i petologi anglofoni preferiscono la definizione di "corno inglese"), in quanto si sono verificati casi di "basso-tuba" accompagnati da fenomeni olfattivi intensissimi e di impressionante cubatura.

Vorrei concludere queste brevi riflessioni con l'annuncio che il Movimento Anti-Pickman sta facendo proseliti in ogni parte del globo. Il "prallo", l'infelice invenzione del pur geniale scienziato tedesco che intendeva imbavagliare i deretani silenziando i peti, ha mostrato i suoi limiti già poco tempo dopo la pubblicazione del saggio "Petusschalldaempfer" (Gestank Verlag, Berlino 1921).
Sorvolando sugli imbarazzanti dettagli relativi all'applicazione del suddetto dispositivo ed alla sua discutibile efficacia, risultò evidente che il prallo costituiva un meccanismo limitativo della libertà personale: oggi, inoltre, quando ormai il peto viene universalmente riconosciuto come forma di body-art, la proposta del Pickman apparirebbe impensabile.

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