7 maggio 2013

112 - A proposito di semidimenticati.....

Chi ricorda Miksa Weiss? Pochi, io credo, ma ce ne sarà qualcuno in più se lo ricordo con la versione tedesca del nome: Max Weiss.
Miksa nasce il 21 luglio 1857 a Cered, un villaggio ungherese a nordest di Budapest, e che oggi si trova ad un tiro di schioppo dalla frontiera con la Slovacchia.
La famiglia, di fede ebraica, in considerazione del fatto che il ragazzo dimostra propensione allo studio diplomandosi brillantemente al termine degli studi secondari, lo iscrive all'Università di Vienna. Presso quello che è il più importante ateneo dell' Impero Austro-Ungarico, Miksa studia matematica e fisica, si laurea, ed inizia ad insegnare tali materie.
A dodici anni ha imparato a giocare a scacchi, dimostrando anche in questa attività doti non comuni, e nel corso degli anni trascorsi nella capitale dell'Impero affina e perfeziona il proprio stile, divenendo un seguace di quella che all'epoca alcuni iniziavano a chiamare "scuola posizionale", definendo con ciò il gruppo di giocatori (sempre più folto) orientati a seguire le orme di Wilhelm Steinitz.
A venticinque anni, dopo essersi messo in luce in alcune competizioni locali (ormai Miksa è "viennese"), si iscrive al grande torneo internazionale programmato proprio a Vienna. Si piazza a metà classifica della manifestazione (una maratona a doppio turno), ottiene una patta contro Steinitz, ma desta sensazione la sua doppia vittoria contro Zukertort.
Tre anni dopo, ad Amburgo, divide il secondo posto con Englisch e Tarrasch, alle spalle del vincitore Gunsberg. Nell' 87, a Francoforte, è nuovamente secondo alla pari con Blackburne, mentre nel 1888 in terra britannica (Bradford) non va più in là del sesto posto, che condivide anche questa volta con Blackburne.
Queste esperienze internazionali gli hanno consentito di prendere le misure ai maggiori giocatori in circolazione; il suo stile si è affinato ed irrobustito, ed il poco più che trentenne Weiss viene ormai considerato tra i dieci o quindici migliori giocatori del mondo.
Nel 1889 è in programma un grande torneo a doppio turno al di là dell'Atlantico, a New York, e gli organizzatori hanno ottenuto l'impegno, da parte di colui che sarà vincitore della manifestazione, di assumere il compito e l'onere di sfidare Steinitz col titolo mondiale in palio. Weiss, libero in quel periodo dagli abituali impegni professionali, si iscrive ed inizia ad inanellare punti su punti, imitato in ciò dal russo Mukhail Cigorin, che poco tempo prima è stato sconfitto proprio da Steinitz in un match per il titolo mondiale. Il torneo, a venti giocatori (38 partite!), si protrae - considerando i giorni di necessario riposo - per ben 64 giorni, ed
al termine, Weiss e Cigorin risultano primi ex-aequo, giocano un tie-break su quattro partite (che finiranno tutte con una patta), ed entrambi dichiarano - con enorme delusione degli organizzatori - di non poter affrontare Steinitz, Cigorin per motivi personali e Weiss perchè richiamato in patria dai suoi doveri professionali.
Rientrato a Vienna, nel 1890 Weiss vince il torneo indetto in memoria dello scomparso Ignaz Kolisch, scompare dalla scena scacchistica per qualche anno, fino a quando riceve una sfida da parte del concittadino Georg Marco. E' il 1895, e Weiss, nonostante l'assenza prolungata dalle competizioni internazionali, sconfigge il quotatissimo avversario con un punteggio che non lascia adito a discussioni: cinque vittorie, una patta ed una sconfitta.
A cavallo del Capodanno del '96, poi, Weiss è primo assoluto al Torneo di Vienna, lasciando il secondo posto al fortissimo Carl Schlechter. E' di questo periodo il suo tentativo di creare una "scuola viennese" destinata a coltivare il talento scacchistico di giovani giocatori.
Max Weiss, dopo questi ultimi successi, abbandona definitivamente gli scacchi agonistici, fino a quando, nel 1905, verrà impiegato come funzionario della sede viennese della Banca Rothschild.
Morirà il 14 marzo del 1927.  

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