72 - Nikolai Nikolaievic Rjumin
Nikolai Rjumin nacque a Mosca il 5 settembre 1908. Apprese gli scacchi da ragazzo, e già nel 1929 giunse secondo al Campionato di Mosca (un torneo la cui forza media era nettamente superiore a quella di diversi tornei internazionali), ripetendo il risultato anche l'anno seguente (1930). Nel 1931 vinse (6 1/2 a 1 1/2) un match con Grigoriev, per poi infilare una serie di successi nel Campionato di Mosca dal 1931 al 1936, un risultato che sarà eguagliato una decina d'anni dopo dal grande Vasili Smyslov.
Gli appassionati scacchistici sovietici si chiedevano, a metà degli anni '30, se il miglior giocatore dell'URSS fosse Rjumin o Botvinnik (di tre anni più giovane). Botvinnik, è vero, aveva vinto il 7° Campionato sovietico (1931) lasciando il secondo posto a Rjumin, ma il distacco dei due dal resto dei concorrenti era tale da lasciare sospeso l'interrogativo; in effetti, il risultato finale venne deciso dallo scontro diretto tra i due.
Rjumin soffriva di tubercolosi, ma questo non gli impedì di raggiungere eccellenti risultati in importanti tornei, oltre a dedicarsi ad un pesante lavoro organizzativo presso il Circolo Scacchistico di Mosca. Nel 1934, presso la fabbrica di motori "Stalin" di Mosca, Rjumin e Botvinnik si esibirono in una partita di scacchi viventi (di ispirazione "sportiva") dove i Re erano
rappresentati da sollevatori di pesi, le Regine da giocatori di tennis, le Torri da atleti armati di fucile mitragliatore (sic!), gli Alfieri da ciclisti, i Cavalli da lanciatori di givellotto ed i Pedoni da giocatori di calcio.
Rjumin fu anche un puntiglioso analista (soprattutto dell'Ovest Indiana); dal 1936 in poi la sua salute andò declinando, ed allo scoppio della Guerra Mondiale venne trasferito ad Omsk, in Siberia, non essendo giudicato idoneo al servizio militare. Morì in questa città nel 1942.
Al torneo internazionale di Leningrado del 1934 si era piazzato al secondo posto (ex aequo con Romanovski) alle spalle di Botvinnik. Ecco la sua brillante vittoria contro Euwe.
Rjumin - Euwe (Leningrado 1934): 1. c4 e5 2. Cc3 Cc6 3. Cf3 Cf6 4. d4 e4 5. Cd2 (5. Cg5 h6 6. Cg:e4 C:e4 7. C:e4 Dh4 e, secondo analisi sovietiche, il Nero ne esce tranquillo) C:d4 6. Cd:e4 Ce6 7. g3 C:e4 8. C:e4 f5?! (meglio 8. ... Ab4+ 9. Ad2 A:d2+ 10. D:d2 b6) 9. Cc3 Ab4 10. Ad2 00 11. g2 f4?! (proseguendo in un attacco troppo ottimistico. Meglio 11. ... d6) 12. Cd5 Ad6 (inevitabile, visto che 12. ... A:d2+ 13. D:d2 Dg5 14. Ah3 pone al Nero seri problemi) 13. Ac3 Tb8 (Euwe commenta: "L'unica possibilità del Nero per ottenere controgioco") 14. Dd3 Dg5 15. h4 Dh6 16. g4! (avviando decisamente un attacco contro il Re avversario) Cc5 17. Dd2 b6 18. 000 Ab7 19. g5 De6 20. Dd4 Df7 (20. ... Tf7 21. Af3) 21. h5 Ce6 22. Dd3 Cc5 (22. ... C:g5 23. h6 e l'attacco del Bianco è irresistibile) 23. Dd2 f3 24. g6! (24. A:f3 Af4 25. e3 A:e3) Df4 (24. ... Df5 25. A:f3 Af4 26. Ce7+ Rh8 27. A:g7+ , mentre nelle sue note alla partita Euwe afferma:"Se ora il Nero prende in g6 segue 25. h:g6 D:g6 26. A:f3 - minacciando 28. Tdg1 - può abbandonare") 25. C:f4 A:f4 26. e3 f:g2 27. Th4! Ag5 28. g:h7+ R:h7 29. Dc2+ Rg8 30. Tg4 Ce6 31. f4 Af3 32. T:g2 , il Nero abbandona.
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